| Spettro Elettromagnetico 
  Campi
      statici (0 Hz):Magnetismo
      terrestre; treni a trazione elettrica a C.C. (corrente continua);
      apparecchiature a risonanza magnetica usate in medicina; processi
      elettrolitici industriali; magneti usati in strumentazione in Fisica.Campi
      a bassissima frequenza (ELF: Extremely low frequency) (0<f<300 Hz):
      Treni a trazione elettrica a C.A. (in Europa: 16 2/3 Hz e 50 Hz); tutte le
      apparecchiature chegenerano, distribuiscono e utilizzano l'energia
      elettrica (50 Hz in Europa, 60 Hz in America).Campi
      a frequenze intermedie  (IF) (300 Hz < f < 10 MHz): Dispositivi
      antifurto e di sicurezza (varchi magnetici); schermi video;
      radiodiffusione. Campi
      a radiofrequenza(RF)  (10 MHz < f < 300 GHz):
      Trasmettitori radio e TV; telefoni cellulari; radar; apparecchi per
      diatermia. 
 Su cosa si basano i limiti ai campi ad alta frequenza?I limiti si basano sugli effetti biologici prodotti dai campi stessi. Gli
effetti si possono dividere in due categorie:
  
    
  
    
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          effetti termici, dovuti alla dissipazione di energia
            elettromagnetica all'interno dei tessuti con conseguente aumento
            della temperatura (nel caso limite "cottura"). Questi
            effetti sono ben noti da decenni, hanno una semplice spiegazione
            fisica e fisiologica e sono molto ben capiti. Sono fra l'altro anche
            sfruttati per scopi terapeutici (marconiterapia).
          effetti diretti dell'interazione fra campo e cellule. Qui il
            problema è molto più complesso dato che non esiste un meccanismo
            semplice e convincente come nel caso 1). Non esistono linee guida
            negli studi, che molto spesso forniscono risultati contraddittori. A
            volte l'esposizione ha mostrato una riduzione delle patologie. Gli
            studi epidemiologici fatti su persone o animali esposti a radiazioni
            elettromagnetiche non danno complessivamente risultati convincenti.
            Spesso, per evidenziare più facilmente gli effetti, si sono usati
            campi di intensità talmente elevata da produrre effetti termici di
            cui al punto 1). |    Data la mancanza di risultati concreti per l'interazione diretta fra campi e
cellule, la normativa per i campi a frequenze elevate (onde radio) prende in
considerazione solo il primo aspetto, ossia quello del riscaldamento. Il
criterio è di fissare un valore di soglia per la potenza assorbita
dall'organismo sotto il quale il riscaldamento dei tessuti non sia pericoloso.
Il fatto che un valore di soglia esista è provato dal fatto che l'organismo
umano è capace (entro certi limiti) di regolare la sua temperatura interna e
che aumenti di qualche grado (es. in caso di febbre) non provocano effetti
letali.
Il livello di riferimento è quello del metabolismo basale: infatti questo
rappresenta la dissipazione di potenza interna dell'organismo, che quindi
l'organismo stesso è in grado di gestire. Il metabolismo è la potenza
dissipata nell'unità di massa: è circa 1 W/kg per una persona adulta (questo
significa che una persona di 60 kg dissipa circa la potenza di una lampadina) e
approssimativamente 2 W/kg per i bambini. Si ammette quindi che se un'onda
deposita all'interno del corpo una potenza specifica molto minore del
metabolismo basale essa sia innocua. Si tratta di un'ipotesi molto ragionevole e
conservativa.
Vi sono vari organismi nazionali e internazionali che si occupano di stabilire
le soglie di sicurezza per i campi E.M. Uno dei più importanti è l'ICNIRP
(International Committe on Non-Ionizing Radiation Protection, ossia Comitato
Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti). All'ICNIRP fa
riferimento l'Organizzazione Mondiale della Sanità e le sue normative sono in
generale recepite nelle varie legislazioni nazionali. L'Italia (vedi sotto) ha
voluto essere ancora più conservativa dell'ICNIRP.
  
    
  
    
      | Dose assorbita specifica o SARLa SAR (Specific Absorption Rate) rappresenta la potenza assorbita per
        kg di massa e si misura in W/kg. Gli esperimenti fatti sull'uomo e sugli
        animali indicano che un assorbimento esteso a tutto il corpo fra 1 e 4
        W/kg comporta una sopraelevazione di temperatura inferiore a 1 oC.
        L'esposizione prolungata con SAR > 4 W/kg provoca aumenti di
        temperatura interna superiori a 1-2 oC e può risultare in
        danni irreversibili.L'ICNIRP ha quindi stabilito per le persone
        professionalmente esposte un valore massimo 10 volte inferiore, ossia
        pari a 0.4 W/kg. Per il pubblico tale limite è ulteriormente abbassato
        di 5 volte (0.08 W/kg). |  
      | Nel caso dei telefoni cellulari, in cui viene
        esposta una parte limitata del corpo (la testa) i valori sono aumentati
        a 2 W/kg tenendo conto del fatto che 
          Le norme ANSI/IEEE (USA) fissano un limite leggermente inferiore: 1.6
        W/kg.l'esposizione non è continua;
          il metabolismo del cervello è più elevato di quello del corpo e
            di conseguenza le sue capacità di termoregolazione sono superiori. |    
 Come si passa dal campo elettrico (V/m) alla SAR (W/kg)?Misurare direttamente la dose assorbita da un organismo (SAR) è estremamente
difficile e comunque non si può fare "in vivo". Fortunatamente la SAR si può ottenere con buona precisione misurando con
opportuni strumenti il campo elettrico (espresso in V/m) o l'intensità
dell'onda (espressa in W/m2) che arriva sul corpo in esame. I fattori
di conversione si calcolano sulla base di modelli fisici dell'organismo.   
Si possono in questo modo ottenere i cosiddetti valori
di riferimento  per il campo elettrico e per l'intensità dell'onda.
Questi valori sono riportati nella Tabella seguente:
   Sommario delle raccomandazioni ICNIRP
sull'esposizione ai campi E.M. a radiofrequenza (valori per la popolazione non esposta)
   
  
  
  ICNIRP, EMF guidelines, Health Physics 74, 494-522 (1998)
    |  | Telefonia
      mobile | Radio O.M. | Radio F.M. | Televisione |  
    |  | Ripetitori | Telefoni |  |  
    |  | 900 MHz | 1800 MHz | 900 MHz | 1800 MHz | 1 MHz | 100 MHz | 200-890 MHz |  
    | SAR (W/kg) | 0.08 | 2.0 | 0.08 |  
    | Intensità
      (W/m2) | 4.5 | 9 |  |  | - | 2 | 2 - 4.5 |  
    | Campo
      elettrico (V/m) | 41 | 58 |  |  | 87 | 28 | 28 - 41 |    
Si nota come i valori massimi siano molto più alti per i telefonini che per
i relativi ripetitori. L'ICNIRP non fornisce i valori per il campo elettrico nel
caso dei telefonini, ma questi possono essere approssimativamente estrapolati
dagli altri valori della tabella e corrispondono a più di 100 V/m.
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